AltaRoma, una Venere meta’ angelo e meta’ demone
AltaRoma, la Fashion Week di Roma, si conclude con la sfilata di Roberta Cenci, Sofia Borisofa-Romantika e di Bym Generation della sezione In Town, quella dedicata alle giovani promesse che colgono l’occasione per promuoversi e instaurare contati utili al proprio business.
Un’edizione 2017 iniziata con la donna-falena di Greta Boldini che omaggia Franca Sozzani, la signora della moda scomparsa lo scorso dicembre, e proseguita con l’angelo metà demone di Gattinoni e con la Venere botticelliana di Renato Balestra.
Gattinoni porta in scena una donna un po’ angelo e un po’ demone che ritorna misteriosamente all’adolescenza. Non ha né limiti né timori. Il sogno è la sua arma vitale: lei sogna per vivere. I capi hanno linee severe, ampie e morbide che sono in contrasto tra loro. Trecce, croci e triangoli prendono forma nei ricami e nelle lavorazioni. Per la prossima primavera, Guillermo Mariotto si ispira all’arte: come in un dipinto di Pablo Picasso, i volti si deformano, si trasformano e si scompongono grazie a velette ricamate a filo; invece, come un’opera di Pierre Auguste Renoir, su maxi-shirt indossate come minidress volano coloratissime farfalle e libellule. Tra i segni distintivi, caftani di charmeuse dipinti a mano; vestaglie da camera in azzurro polvere, illuminate da cristalli e madreperle, giochi di applicazioni, dettagli e plissé; colli giganti che accarezzano il volto; e tulle che sembra una nuvola. Una collezione che omaggia la popstar Beyoncè, con un piccolo chiodo in piume di gallo, struzzo e pernice, e che ha come musa una giovanissima e aspirante top model: lei si chiama Zoe Sinopoli, ha 14 anni ed è la nipote del celebre compositore Giuseppe Sinopoli. E’ delicata come un fiore ma molto determinata. E’ di una bellezza speciale: conquisterà anche le passerelle della prossima Fashion Week di New York.
Anche Renato Balestra si ispira all’arte, facendo propria la Primavera di Botticelli: la sua Venere è romantica e al tempo stesso sensuale, ha petali colorati cosparsi nei capelli e indossa vestiti che possono diventare fiori carnosi attraverso le rouches di micro plissé. La capsule firmata Renato Balestra è leggiadra, semplice ma sartorialmente perfetta. I colori sono quelli dei fiori, dal rosso delle rose al glicine delle campanule. Non mancano tulle, chiffon e taffetà ad ornare le giacche e gli abiti da cocktail da gran sera.