Gennaro Esposito, la stella Michelin brilla ovunque
La storia inizia nel 1991, quando Gennaro Esposito capisce di non voler essere un cuoco come tanti nei ristoranti della Costiera. Quattro anni di lavoro, poi quattro mesi di stage da Vissani. Lavoro duro che ispirano quelli che ancora oggi sono i suoi piatti più riconoscibili: parmigiana di pesce bandiera o la zuppetta di ricotta di fuscella con le triglie. La prima stella Michelin arriva nel 2001, insieme alle esperienze al Le Louis XV a Montecarlo e al Plaza Athénée a Parigi di Alain Ducasse. A Parigi impara che nel lavoro in cucina “genio e sregolatezza” non vanno d’accordo e che i risultati sono figli di un ordine mentale. Nessun freno alla creatività, sia chiaro, ma tanto rigore e disciplina per formare l’alchimia perfetta di un grande piatto.
La seconda stella Michelin si accende nel 2008. Due anni dopo crea la linea con il suo marchio “Gennaro Esposito Chef”, che esalta il pomodoro nelle cucine di tutto il mondo con una linea di conserve. Dalla cucina al design, con alcuni oggetti che crea personalmente e che oggi sono esportati in tanti Paesi esteri. Per assaggiare la sua cucina basta fare tappa al ristorante La Torre del Saracino, a Marina d’Equa, frazione di Vico Equenpse, a Napoli. Cosa ordinare? Pasta mista, la ricotta di una fuscella o un piccolo pesce di scoglio. “Quando gusterete un mio piatto, voi mangerete la mia storia”, confida lo chef. Ecco perché noi ve l’abbiamo raccontata.